venerdì 22 ottobre 2010

LA SORGENTE INTERIORE


Esprimere ciò che Dio ha concepito per lui dovrebbe essere il grande scopo dela vita dell'uomo.

Quando Gesù era sulla cima della montagna e i suoi discepoli vennero a Lui, analizzate quali parole di saggezza egli pronunciò loro. La sua coscienza si risvegliò a questa realizzazione ed egli era irremovibile su questa suprema decisione: l'uomo può dischiudere la pienezza del suo potere soltanto quando ha un vero ideale, un reale scopo nella vita.

Un seme può cominciare a germogliare soltanto quando è saldamente radicato al terreno.

Il potere di Dio all'interno può realizzare un vero desiderio soltanto quando esso è saldamente radicato nell'anima dell'uomo.

Dobbiamo sapere tutti, come Gesù, che il primo impulso spirituale verso l'espressione è il chiaro desiderio di esprimersi.

Gesù disse: "Benedetto sia il povero di spirito" intendendo che è positiva qualunque limitazione nella vita che possa creare un desiderio nell'individuo di elevarsi al di sopra della limitazione stessa, liberandosene . Egli realizzò che la necessità èp in sè stessa la profezia della realizzazione.

Egli considerò ogni bisogno come il terreno preparato per il seme. Se il seme venisse piantato e poi lasciato germogliare e crescere, esso realizzerebbe il bisogno. La necessità, o il desiderio, nel dischiudersi della vita, viene fraintesa.

Da qualche grande maestro viene insegnato che essa deve essere espulsa dal cuore, ma Gesù disse: "Sventura per colui che è soddisfatto" Se siete soddisfatti, siete ad un punto morto.

Per contattare pienamente la vita, dobbiamo cercare in ogni momento di esprimerla totalmente.

Questo desiderio è l'aspirazione che porta a essa. Stanco di strisciare nella polvere della terra , l'uomo aspira a volare, e questa brama lo invita a scoprire la legge che lo metterà in grado di elevarsi al di sopra delle sue attuali limitazioni.

Scoprendola, egli sarà in grado di andare dove vorrà, senza limiti di tempo o di spazio.

E' stato detto che l'uomo propone e Dio dispone, ma è vero il contrario, perchè Dio propone e l'uomo dispone; se l'uomo è disposto, può fare tutto ciò che fa Dio. Non può forse il Figlio fare ciò che ha fatto il Padre?

Il fallimento delle cose esteriori nel procurare la soddisfazione , conduce l'anima a cercare il potere interiore. Allora l'individuo può scoprire "IO SONO", può sapere che dentro di lui giace tutto il potere di soddisfare l'anima, il potere di realizzare ogni suo bisogno e desiderio.

Questa conoscenza potrebbe non venire, se l'individuo non fosse spinto dalle bufere della vita a cercare un piano interiore di pace e calma. Quando egli sa che "IO SONO" è la realizzazione del suo desiderio, il desiderio si realizza. Cercare la realizzazione del suo desiderio all'esterno del Dio interiore è follia. Per dischiudersi, il Sè deve compiere l'atto di dischiudersi.

Allora, nel conoscere l'IO SONO, avremo la realizzazione, il risveglio; nel conoscere che il potere, la sostanza e l'intelligenza, da cui emanano tutte le forme, sono all'interno; nel conoscere che nel momento in cui un'idea definita e reale del desiderio può essere formata con l'intelligenza, sia il potere che l'intelligenza e la sostanza dello spirito devono fluire in essa per realizzarla.

Non sono questi i tesori del cielo che non abbiamo scorto?

Qui, nel non formato, giacciono innumerevoli tesori nascosti dentro di noi.

Pensate allora: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta" La ragione per cui verrano date in aggiunta, è che sono fatte dell'essenza stessa dello Spirito. La coscienza, prima di poter formare la cosa desiderata, deve scoprire lo Spirito.

Colui che si è risvegliato percepisce il principio creativo all'interno; allora vede e la sua realizzazione è l'opportunità della sua vita. Egli ottiene una visione o diventa consapevole delle sue possibiltà. Con la nozione che il potere creativo giace all'interno, egli richiama il desiderio del suo cuore e questo diventa un ideale che attira il potere e la sostanza.

IO VEDO è la concezione dell'anima; è la Terra Promessa, il sogno che si avvera e verso il quale l'anima può guardare con fede.

Anche se pò non essere ancora posseduto consciamente , deve sbocciare in forma visibile, poichè egli realizza la legge. Sul cammino si può incorrere in molte esperienze, per poi sopraffarle. Questo non fa altro che rendere l'anima degna di espiazione.

Interpretando la visione come la Terra Promessa, come un'ideale che deve essere realizzato o che deve diventare reale, l'anima vede soltanto il bene, l'oggetto del suo desiderio. Non ci dev'essere dubbio, non ci devono essere esitazioni, poichè ciò sarebbe fatale.

E' necessario attenersi alla visione e avanzare. Essa è tipica e necessaria , quanto i progetti e le modifiche per una costruzione. Bisogna attenersi alla visione, come il costruttore deve attenersi al progetto e alle modifiche che l'architetto ha fornito. Deve essere eliminato tutto ciò che non è Verità.

Tutte le grandi anime sono fedeli alla loro visione. Ogni cosa creata è stata prima una visione, un'idea-seme piantata nell'anima e alla quale poi è stato permesso di espandersi e venire alla luce. Queste anime non permettono mai all'incredulità altrui di influenzarle. Esse sono pronte a sacrificarsi per la loro visione, vi si attengono, ci credono, e per esse tutto accade com credono.

Gesù rimase stabile e fedele alla Sua visione. Aderì al Suo piano , persino quando anche i Suoi cari e amici erano increduli. Fu per Lui come Egli credette ed è così per tutti.

Quando l'individuo parte per la Terra Promessa, la terra dell'oscurità deve essere dimenticata, abbandonata. Egli deve lasciare l'oscurità e incamminarsi verso la luce. E' impossibile procedere e stare fermi allo stesso tempo. Il vecchio deve essere abbandonato, il nuovo perseguito.

Egli deve abbandonare le cose che non desidera ricordare e ricordare soltanto le cose che desidera trattenere. L'uno è essenziale quanto l'altro. Deve ricordare soltanto la visione che desidera riprodurre. Deve rifiutarsi di ricordare la cosa che non desidera riprodurre.

Ogni idea, ogni pensiero, parola o azione, dev'essere veritiera alla visione, affinchè essa venga alla luce. .....


tratto da "Vita e insegnamenti dei maestri del lontano oriente" di B.T.Spalding