mercoledì 9 dicembre 2009


Una volta ancora ti stai avvicinando alla fine di un calendario.
Se la fine è un punto di arrivo e di partenza nel contempo, nel periodo precedentetutto ciò che è stato vissuto - nella sofferenza, nella fatica e anche nellagioia - non ti sta solo alle spalle ma anche sulle spalle.
Avvicinandoti a questa tappa non fare consuntivi e non stendere nuovi progetti, ma lascia andare il vecchio creando spazio per il nuovo in arrivo.
Il nuovo non può accomodarsi se in te non trova spazio libero per sé equesto spazio non lo crei ammassando in un angolo ciò che più non serve, conl'idea di conservarlo per un ipotetico bisogno futuro. Nel futuro non c'èbisogno del passato, e non è futuro il domani generato dal passato.
Da qui a Natale, creati il tuo calendario dell'avvento, e invece di scartarecioccolatini e caramelle, di recitare filastrocche e pensierini, ogni giornosvuota la tua tasca di un dolore, di un ricordo, di un pensiero fisso e tormentoso, di un rancore o di un rimorso, di un rimpianto o di un'illusione.
Lascia andare anche qualche gioia passata, perché le gioie passate tiimpediscono di gustare quelle diverse gioie che ti attendono.
Svuotati del desiderio e delle aspettative che si appoggiano sul fallimentoe la frustrazione, che ti legano ancor più stretta a qualcosa che non è enon sarà.Chiudi i conti. Paga un debito di riconoscenza, di affetto, di amore. Azzera il credito di un torto, di un'incomprensione, di un'offesa.
Togli e togli. non sentirti persa per quel vuoto temporaneo: è pieno dipotenziali che attendono un campo dissodato, senza sassi e vecchi ceppi, peraffondare le radici e germinare.
Non fare ora una lista di ciò che pensi non serva: non lo puoi sapere. Ognigiorno uscirà dalla tua tasca un pacchettino. Riconoscilo e liberalo dallaconfezione dell'apparenza. Sorprenditi: mai avresti pensato che fosseproprio quella cosa ad essere un inutile peso.
Sorridi: com'è facile e dolce lasciare ciò che chiede di essere lasciato.

Buon lavoro.



Il tuo Angelo del Tempo

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